La scomparsa di Mariano D’Antonio rattrista profondamente e vogliamo qui ricordarlo per quanto ci ha unito a lui nella vita, nell’amicizia, nell’impegno scientifico e intellettuale. Alcuni di noi hanno condiviso con Mariano una lunghissima amicizia iniziata alle scuole medie e che, poi, nella maturità, si è rafforzata nelle sedi universitarie di Napoli e Roma. Molti altri lo hanno conosciuto e frequentato in quelle Università, in molti casi prima come docente e poi come collega.
Mariano si è distinto per l’impegno e la passione che metteva nell’insegnamento e per il rapporto che sapeva creare con gli studenti. Oltre che nell’insegnamento, ha utilizzato le competenze scientifiche in incarichi pubblici di grande rilievo. L’attività di ricerca ha privilegiato il tema dell’Economia dello sviluppo e l’impegno meridionalistico è stato una costante del suo lavoro. Iniziò da giovanissimo, negli anni ’60, a collaborare con la rivista Cronache Meridionali, punto di riferimento della allora vivace intellettualità meridionalistica di sinistra. Successivamente, affermatosi nell’attività accademica, ha marcato una attiva e riconosciuta presenza nel dibattito nazionale di politica economica, caratterizzandosi per la particolare attenzione al Mezzogiorno attraverso la pubblicazione di numerosi volumi, articoli, interventi. Quando era ancora attiva QA, la rivista del Centro Rossi-Doria, abbiamo avuto modo di ospitare alcuni suoi scritti. Vogliamo qui richiamarli per chi fosse interessato a (ri)leggerli:
- L’economia del Mezzogiorno dopo la fine dell’intervento straordinario. Fascicolo 2/2002.
- La localizzazione dell’industria manifatturiera nelle regioni italiane. Fascicolo 2/2004.
- L’handicap competitivo del Mezzogiorno. Fascicolo 3/2006.
Mariano D’Antonio rimane nel nostro ricordo come amico e collega. Daremo conto della manifestazione in suo onore che si terrà nella sua Napoli a un mese dalla scomparsa.