L’UE ha sempre fatto uso di accordi bilaterali nei rapporti con i paesi terzi ma, nell’ultimo decennio in concomitanza con le difficoltà incontrate dal Doha Round dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, questo tipo di accordi ha rappresentato lo strumento principale della politica commerciale comune. Si tratta di una tendenza comune anche ad altri paesi, tuttavia l’UE si distingue per il numero e la profondità degli accordi raggiunti.
Il presente studio è dedicato all’Accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement, CETA) tra UE e Canada, per ora applicato in modalità provvisoria in attesa della ratifica da parte degli Stati Membri. L’obiettivo è cercare di fare chiarezza su alcuni aspetti controversi che paiono meritevoli di un maggior approfondimento rispetto all’analisi già svolta dal Centro Manlio Rossi Doria in collaborazione con l’ICE.