Manlio Rossi-Doria (1905-1988) è stato uno dei massimi interpreti del pensiero meridionalista, nel solco di Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti. Nel 1924 si iscrive alla Scuola superiore di agricoltura di Portici (dal 1936 Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli) e, fin dagli anni universitari, dedica il proprio impegno al mondo agricolo e al Mezzogiorno. Attivo antifascista, viene arrestato e condannato nel 1930 per attività sovversive, amnistiato nel 1935, poi di nuovo nel 1940 arrestato e confinato in Basilicata.
Dal confino partecipa alla fondazione del Partito d’Azione, nel cui comitato esecutivo entra nel 1943. Ha poi partecipato da protagonista alla vita politica della Repubblica con la elezione al Senato, per il Partito Socialista Italiano, nel collegio di Sant’Angelo dei Lombardi nel 1968 e la successiva rielezione nel 1972.
Il suo impegno scientifico di economista agrario è stato connotato dall’intrecciarsi fitto e continuo con esperienze e responsabilità istituzionali: dal 1944 al 1948 è commissario per l’Istituto nazionale di economia agraria e, negli anni settanta, consigliere della Cassa per il Mezzogiorno Nel 1948 ottiene l’incarico per l’insegnamento di Economia e politica agraria alla Facoltà di Portici. Nel dopoguerra collabora alla realizzazione della Riforma agraria. Nel 1959 fonda il Centro di Specializzazione e Ricerche Economico-agrarie per il Mezzogiorno. Ha, inoltre, ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia dal febbraio del 1981 fino al giorno della sua morte, il 5 giugno 1988. Il suo contributo scientifico nell’Italia dei primi decenni del dopoguerra si è distinto per rigore, apertura internazionale e approccio multidisciplinare. Nella sua ricerca hanno trovato spazio forti elementi di lungimiranza tra i quali si ricordano l’interesse per i temi ambientali e la dimensione europea nella quale ha collocato l’analisi economico-istituzionale del settore primario del nostro paese. E’ stato maestro e punto di riferimento di molte leve di economisti per il rigore dell’analisi e per la prosa lucida e gradevolissima. I suoi testi conservano tutt’ora forti elementi di attualità.
Il Centro Rossi-Doria è attualmente impegnato in un lavoro di scavo dell’archivio che resta in buona parte ancora inesplorato. Nel 2014 è stata pubblicata una selezione di lettere sul tema dell’Europa che Rossi-Doria ha scambiato nell’arco di alcuni decenni con personaggi del calibro di Altiero Spinelli, Pietro Nenni e altri ancora, ma ulteriori direttrici di analisi sono in fase di progettazione.
L’Associazione per Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria nasce nel 1996 con l’obiettivo di promuovere le attività di studio, ricerca, formazione e divulgazione nel campo dell’economia e della politica economica, con particolare riferimento all’agricoltura, all’ambiente, al territorio e allo sviluppo. Un obiettivo ispirato direttamente all’opera scientifica, politica e culturale di Manlio Rossi-Doria ed al fecondo approccio interdisciplinare che l’ha strutturalmente caratterizzata. L’Associazione Manlio Rossi-Doria ha curato la riedizione dell’intera opera rossidoriana e la pubblicazione di alcuni inediti.
Nel 2000 la rivista QA-Rivista dell’Associazione Rossi-Doria è confluita nell’Associazione per Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria. Michele De Benedictis e Fabrizio De Filippis si sono succeduti alla direzione, successivamente affidata ad Anna Giunta e Luca Salvatici. Nel 2014 la pubblicazione di QA-Rivista si è interrotta. Nello stesso anno si è sciolta l’Associazione.
L’Associazione ha collaborato con il Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria in alcuni progetti editoriali e di ricerca nelle prime fasi della vita del Centro. Alla fine del 2014 l’Associazione si è sciolta e molti suoi afferenti hanno aderito al Centro per sviluppare un’azione unitaria più incisiva.
Michele De Benedictis (1927-2016)
Fondatore e Presidente, Associazione per Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria
Presidente Onorario, Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria
Michele De Benedictis è stato il primo italiano ad ottenere un Ph.D in Economia agraria negli Stati Uniti (Iowa State. 1957). E’ stato professore ordinario prima all’Università Federico II di Napoli e al Centro di Specializzazione e Ricerche Economico-Agrarie per il Mezzogiorno di Portici e successivamente alla Sapienza di Roma.
Nel 1989 è divenuto socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, la più prestigiosa delle accademie scientfiche italiane. Nel 1996 ha fondato, assieme ad altri, l’Associazione per Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria che ha presieduto fino alla sua chiusura nel novembre 2014. In anni più recenti è stato nominato socio onorario a vita della’Associazione internazionale degli economisti agrari (IAAE), socio emerito dell’omologa associazione europea (EAAE) e della Associazione Italiana di economia agraria ed applicata (AIEAA).
I suoi interessi di ricerca sono stati a lungo rivolti soprattutto su due aree:
– Economia della produzione e metodi quantitativi. In entrambe queste aree il suo contributo ha portato una modernizzazione della ricerca italiana nel campo
– aggiustamento strutturale nell’agricoltura dell’Italia meridionale con particolare enfasi ai temi dell’efficienza e dall’equità.
Nel 1979 Michele De benedictis ha pubblicato, assieme a Vincenzo Cosentino, Economia dell’Azienda Agraria, un libro di testo universitario sull’economia della produzione che ha profondamente innovato l’insegnamento dell’economia agraria in Italia e che ha rappresentato il principale prodotto del suo impegno di ricerca del periodo.
Successivamente il suo interesse si è spostato sulla politica agraria ed in particolare su quella europea, sull’economia e sul commercio internazionale, fino ad approdare al neo-istituzionalismo ed alle potenziali applicazioni di questo approccio di studio per la ricerca in economia e politica agraria.
Nel corso della sua prolifica carriera Michele De Benedictis ha scritto più di 150 contributi in italiano, inglese, francese e spagnolo.
Il percorso biografico e scientifico di Michele De Benedictis, di Anna Carbone e Roberto Henke.
Tratto da: Michele De Benedictis: scritti scelti 1964-2008, a cura di Anna Carbone, Fabrizio De Filippis e Roberto Henke, edizioni l’ancora del mediterraneo, 2009
Domenica 10 Gennaio 2016 si è spento Michele De Benedictis, Aveva compiuto 88 anni il 19 dicembre, festeggiando in serenità con la famiglia.
Michele era formalmente in pensione da tempo, ma la sua passione di studioso è rimasta viva fino all’ultimo, spingendolo a partecipare attivamente alla vita dei molti consessi di cui era parte. Aveva mantenuto la presidenza dell’Associazione per Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria, che aveva fondato, divenendo poi Presidente Onorario del Centro Ricerche Economiche e Sociali, sempre intitolato a Rossi-Doria: Ancora negli ultimi mesi aveva scritto, di agricoltura, di Mezzogiorno, di Manlio Rossi-Doria. Accademico dei Lincei, era intervenuto il 18 Novembre al Convegno, organizzato dall’Accademia stessa, con un intervento proprio su Manlio Rossi-Doria. Il 2 dicembre, non avendo potuto partecipare di persona, a causa di un’influenza, alla presentazione del libro di Guido Fabiani Agricoltura-Mondo – La storia contemporanea e gli scenari futuri, aveva comunque mandato il suo testo per essere presente con le sue riflessioni.
In tutti questi anni ci ha sempre sostenuto con le sue idee e con la profondità del suo pensiero e ha continuato a essere un riferimento forte per tutti noi. La sua fantasia continuava a stupirci. La sua ironia ci rallegrava.
Ci mancherà.